La zeolite attivata nell’uso sportivo permette di ridurre la
produzione di acido lattico e conseguentemente i tempi di recupero. Il suo
effetto si percepisce anche come riduzione di fatica e generale aumento di prestazioni fisiche.
La zeolite attivata è caratterizzata da numerose cariche
negative presenti nei canali che sono neutralizzate da altrettanti cationi come
calcio, magnesio, potassio e sodio e quindi sono in grado di bloccare i
radicali liberi, di bloccare nei canali molecole organiche di varia natura , ad
esempio tossine (funzione di setaccio molecolare)e di rilasciare i cationi in
esse presenti legando al loro posto i metalli pesanti e lo ione ammonio tossici
(scambiatori di cationi).
Sulla base di tali meccanismi essa è in grado di diminuire i radicali liberi
prodotti dallo sforzo fisico liberando ossigeno utile per attivare i processi
aerobici con incremento di produzione di energia e parallela diminuzione di
acido lattico che potrà essere metabolizzato più velocemente una volta
prodotto.
Inoltre la capacità di scambio cationico consente di
eliminare lo ione ammonio responsabile a livello del sistema nervoso centrale
dello stato di intossicazione con incremento della lucidità dell’atleta oltre
che dell’eliminazione dei metalli tossici per l’organismo. Infine
l’eliminazione di eventuali tossine presenti nell’organismo contribuisce al
miglioramento della resa. Tutti questi fattori portano anche ad una netta
diminuzione dei tempi di recupero degli atleti. Pertanto l’utilizzo di zeolite
prima e dopo la sessione di allenamento o la competizione risulta essenziale
per assicurare all’atleta una migliore resistenza allo sforzo con incremento
delle prestazioni oltre che un miglior recupero in minor tempo alla fine
dell’allenamento.
Uno degli esempi di utilizzo della zeolite, che dà risultati immediatamente visibili è negli sportivi specialmente in quelli che fanno un'attività estenuante come la maratona o gare di ciclismo. Durante una gara massacrante come una maratona, oltre alla produzione di acido lattico che disturba la prestazione, l'organismo produce anche ammoniaca, che è tossica per il cervello ed è responsabile di molte delle crisi di fatica che chi ha provato questi sport ben conosce. L'accumulo di ammoniaca a livello cerebrale comporta una modificazione del flusso sanguigno cerebrale e del metabolismo delle strutture corticali a quelle subcorticali. Inoltre lo ione ammonio ha una diretta influenza sul sistema di trasmissione del segnale eccitante/inibente attraverso meccanismi diversi che coinvolgono l'estrusione di cloruri e la funzione dei recettori post-sinaptici.
Nell'ambito dell'attività di scambio cationico della zeolite attivata particolarmente rilevante risulta quella relativa allo ione ammonio (1,2 - 1,5 mol/kg.) rendendola particolarmente utile per la diminuizione dei livelli ematici di ammoniaca.
Tutto ciò determina una miglior resistenza allo sforzo con conseguente aumento delle prestazioni sia fisiche che mentali. Pertanto risulta evidente che la possibilità di eliminare l'eccesso di ammoniaca in circolo crea i presupposti per un miglior rendimento del sistema nervoso centrale accompagnato da una maggiore lucidità durante la competizione.
Uso della zeolite in atleti consumatori di carne
E' stato dimostrato che l'assunzione di zeolite dopo un pasto di carne non solo diminuisce la perossidazione lipidica gastrica, ma lega anche i metalli che vengono rilasciati nell'intestino. Inoltre dalla metabolizzazione delle proteine si producono composti ammonici derivanti dalla deaminazione degli aminoacidi che in parte vengono eliminati come urea ma che, se prodotti in quantità eccessiva, possono accumularsi e provocare una vera e propria intossicazione a livello del sistema nervoso centrale provocando confusione e sbandamento, come può avvenire per attività sportive che comportano uno sforzo molto intenso e prolungato, ad esempio nella maratona.
Zeolite e accumulo di ammoniaca
Uno degli esempi di utilizzo della zeolite, che dà risultati immediatamente visibili è negli sportivi specialmente in quelli che fanno un'attività estenuante come la maratona o gare di ciclismo. Durante una gara massacrante come una maratona, oltre alla produzione di acido lattico che disturba la prestazione, l'organismo produce anche ammoniaca, che è tossica per il cervello ed è responsabile di molte delle crisi di fatica che chi ha provato questi sport ben conosce. L'accumulo di ammoniaca a livello cerebrale comporta una modificazione del flusso sanguigno cerebrale e del metabolismo delle strutture corticali a quelle subcorticali. Inoltre lo ione ammonio ha una diretta influenza sul sistema di trasmissione del segnale eccitante/inibente attraverso meccanismi diversi che coinvolgono l'estrusione di cloruri e la funzione dei recettori post-sinaptici.
Nell'ambito dell'attività di scambio cationico della zeolite attivata particolarmente rilevante risulta quella relativa allo ione ammonio (1,2 - 1,5 mol/kg.) rendendola particolarmente utile per la diminuizione dei livelli ematici di ammoniaca.
Tutto ciò determina una miglior resistenza allo sforzo con conseguente aumento delle prestazioni sia fisiche che mentali. Pertanto risulta evidente che la possibilità di eliminare l'eccesso di ammoniaca in circolo crea i presupposti per un miglior rendimento del sistema nervoso centrale accompagnato da una maggiore lucidità durante la competizione.
Uso della zeolite in atleti consumatori di carne
E' stato dimostrato che l'assunzione di zeolite dopo un pasto di carne non solo diminuisce la perossidazione lipidica gastrica, ma lega anche i metalli che vengono rilasciati nell'intestino. Inoltre dalla metabolizzazione delle proteine si producono composti ammonici derivanti dalla deaminazione degli aminoacidi che in parte vengono eliminati come urea ma che, se prodotti in quantità eccessiva, possono accumularsi e provocare una vera e propria intossicazione a livello del sistema nervoso centrale provocando confusione e sbandamento, come può avvenire per attività sportive che comportano uno sforzo molto intenso e prolungato, ad esempio nella maratona.