È cosa nota che sia gli alimenti destinati al consumo umano che il
mangime per animali possono contenere veleni vegetali, o derivanti dalla natura stessa o come conseguenza
della loro fabbricazione, del trattamento subito o della lavorazione oppure come conseguenza di
una manipolazione, di elaborazione e/o stoccaggio.
La riduzione della loro
presenza in cibi e bevande può evitare una serie di patologie ad esse collegate
e a questo scopo si e mostrato di grande ausilio l’utilizzo di un adsorbente di
grande efficacia, quale e la zeolite.
Le tossine che più
comunemente entrano in contatto con gli organismi umano e animale sono in
genere:
- Micotossine, come
l’Aflatossina B1 o AFB1
- Idrocarburi Aromatici
Policiclici, come Benzo[α]Pirene
- Poliamine alifatiche
- Amine Aromatiche
- Acrilamide
- Diossine
Fanno parte dei veleni vegetali anche i veleni da fungo (micotossine),
molto diffusi e di particolare rilevanza per alimenti e mangimi, perché come prodotti metabolici di
diversi funghi, soprattutto di quelli piccoli (muffa, saccaromiceti e simili), rilasciano tossine, che ad
esempio, sono responsabili per la velenosità, ovvero per la non commestibilità, degli alimenti e dei
mangimi colpiti dai funghi.
I produttori di micotossine sono soprattutto tipi di aspergillus,
claviceps, penicillium e fusarium.
Famose e diffuse micotossine sono ad esempio le aflatossine (velenosi
prodotti metabolici difurancumarin prodotti di muffe del della specie aspergillus flavus e a. parassita),
in particolare le aflatossine B1, B2, G1 e G2, zearalenon, vomitossina (DON), ocratossina, citrinina,
tossina T2, DAS, nivalenolo, deoxynivalenolo, fusariotossina X, fumonisina; acido byssochlamys,
patulin, sterigmatocistina, moniliformina, ergot-alcaloide, ergocromo, cytochalasane, acido
penicillinico, rubratossina e Trichothecene.
Ad oggi sono oltre 400 le micotossine conosciute, che sono in parte
cancerogene e
provocano danni al sistema nervoso ed al fegato.
Tra gli alimenti e mangimi che sono attaccati per la maggiore
vi sono i cereali ed i prodotti dei cereali, noci, panelli di olio di semi,
formaggi, riso, malto e succhi di frutta.
Secondo le stime attuali il 25% dei cereali a livello mondiale sono
affetti da micotossine conosciute. Se si includono le micotossine tutt’ora sconosciute allora
questa stima dovrebbe essere decisamente più alta.