martedì 17 maggio 2016

Il #glifosato è l'erbicida più diffuso al mondo. Anche #Report ne parla.

Il #glifosato è l'erbicida più diffuso al mondo. Anche #Report ne parla. 

‪#‎Report‬ da rivedere - 

Il glifosato è l'erbicida più diffuso al mondo. Ora succede che l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro lo ha classificato come “probabile cancerogeno”. Chi deve decidere proprio questa settimana se riautorizzarne l’uso oppure bandirlo è la Commissione Europea. La spunterà il principio di precauzione oppure vincerà la lobby Monsanto?
Guarda l'inchiesta integrale di Paolo Mondani:
"La guerra dei brevetti → http://shar.es/1dHEH6  


L'assunzione di #Zeolite può aiutarci a disintossicare il nostro organismo.

lunedì 16 maggio 2016

Cos'è il #glifosato e quali sono gli effetti su salute e ambiente

L'assunzione di #Zeolite permette all'organismo umano di ridurre la contaminazione tossica da pesticidi e solventi chimici.


Questo il video sugli effetti del Glifosato sulla salute e ambiente

venerdì 13 maggio 2016

Anche Tu hai il #glifosato in corpo?

Col glifosato in corpo. I risultati del test urine all’Europarlamento


Altro che il diavolo: noi abbiamo il glifosato in corpo. Ieri, insieme ad altri europarlamentari, abbiamo ricevuto il risultato del test delle urine cui ci siamo sottoposti volontariamente e a nostre spese: tutti siamo contaminati da diserbante senza differenze significative legate a sesso, età, provenienza geografica, abitudini alimentari. Si può dedurre che l’intera Europa é nelle nostre stesse condizioni.


Il glifosato é il diserbante più contestato del mondo. Brevettato dalla Monsanto negli Anni 70, é stato definito“probabilmente cancerogeno” dalla IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro); stranamente invece per l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare “é improbabile” che il glifosato sia cancerogeno. La settimana prossima, la Commissione Europea proporrà agli Stati membri di autorizzare nuovamente l’uso del glifosato nell’UE per i prossimi nove anni. Ci aveva provato già in marzo, ma era stata costretta a fare dietrofront.
Complessivamente, si sono sottoposti al test 49 europarlamentari di 13 Stati membri. Ciascuno di noi ha ricevuto il proprio risultato ed una panoramica sugli esiti complessivi: essi mostrano che la concentrazione di questo diserbante nelle nostre urine varia fra 0,17 a ben 3,57 microgrammi per litro; in media é pari a 1,73 microgrammi per litro. Io che scrivo ho 1,01 microgrammi. Altri tre europarlamentari M5S hanno effettuato il test. Ecco i loro microgrammi: Rosa d’Amato 0,93; Eleonora Evi 2,1; Marco Zullo 0,96. Sopra il titolo, la foto di gruppo con i referti.
Questi dati confermano l’allarmante presenza del glifosato nella catena alimentare evidenziata da vari studi: uno dei più recenti e più famosi riguarda le birre tedesche.
E’ ben noto che, in linea generale, é dannosa l’esposizione continuativa a dosi anche bassissime di una sostanza tossica. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha definito il glifosato “probabilmente cancerogeno” sulla base di studi sottoposti a peer-review, la revisione fra pari che costituisce il marchio di qualità della ricerca scientifica. L’EFSA invece sostiene che il glifosato non é cancerogeno sulla base di dati mai pubblicati e mai soggetti a revisione da parte della comunità scientifica internazionale perchè la UE li considera legati a segreti commerciali.
Peraltro, secondo la stessa EFSA è impossibile escludere che il glifosato sia un interferente endocrino; esistono in proposito dei sospetti ma mancano i dati necessari per trarre delle conclusioni definitive.
In questa situazione, il principio di precauzione sancito dall’articolo 191 del TFUE (Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea) impone di non consentire l’uso del glifosato. Altrimenti l’UE infrangerà le sue stesse regole, si dimostrerà incapace di proteggere la salute dei suoi cittadini e  si porrà in rotta di collisione con le richieste che le rivolgono gli esperti internazionali e con il loro appello a non dire al glifosato un sì basato  “sulla scienza obsoleta”. (Fonte: http://www.dariotamburrano.it/glifosato_urine_parlamento_europeo/ )

L'uso di Zeolite aiuta a rimuovere la presenza di erbicidi-diserbanti dall'organismo umano.

lunedì 9 maggio 2016

Italia in #cattiveacque. Allarme inquinamento: #pesticidi fuorilegge nel 64% di fiumi e laghi

È proprio il caso di dirlo: l’Italia è in cattive acque. E a spadroneggiare è l’inquinamento. 
inquinamento
A dirlo è l’Ispra (Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale) nel suo ultimo dossier, appena pubblicato, sui pesticidi nelle acque.
Secondo i monitoraggi dell’Istituto, le acque superficiali (fiumi, laghi, torrenti) “ospitano” pesticidi a un livello che compromette la qualità ambientale nel 64% dei 1.284 punti monitorati (nel 2012 erano 57%); quelle sotterranee nel 32% dei 2.463 punti analizzati (erano 31% nel 2012). La contaminazione è più ampia nella pianura padano-veneta e fra le sostanze più diffuse c’è il glifosato (vedi qui) , insieme al suo prodotto di decadimento, l’Ampa.
C’è da precisare che il glifosato è al centro di una polemica mondiale, dopo che l’Oms ha dichiarato che probabilmente ha degli effetti cancerogeni.
Ma andiamo nel dettaglio. In alcune Regioni, infatti, la contaminazione è molto più diffusa del dato nazionale, arrivando a interessare oltre il 70% dei punti delle acque superficiali in Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, con punte del 90% in Toscana e del 95% in Umbria. Ma non è finita qui, Nelle acque sotterrane la diffusione della contaminazione è particolarmente elevata in Lombardia (50%), in Friuli (68,6%) e in Sicilia (76%).
Sono state trovate 224 sostanze diverse, un numero sensibilmente più elevato degli anni precedenti (erano 175 nel 2012). Indice, questo, soprattutto – dice l’Ispra – di una maggiore efficacia complessiva delle indagini. Gli erbicidi sono ancora le sostanze più rinvenute, soprattutto a causa dell’utilizzo diretto sul suolo, spesso concomitante con i periodi di maggiore piovosità di inizio primavera, che ne determinano un trasporto più rapido nei corpi idrici superficiali e sotterranei. Rispetto al passato è aumentata notevolmente la presenza di fungicidi e insetticidi, soprattutto perché è aumentato il numero di sostanze cercate e la loro scelta è più mirata agli usi su territorio.
La frequenza complessiva di pesticidi riferita ai punti di monitoraggio indica un aumento progressivo della diffusione territoriale della contaminazione, nel periodo di osservazione che va dal 2003 al 2014. Nelle acque superficiali, scrive ancora l’Ispra, la percentuale di punti contaminati è aumentata di circa il 20%, in quelle sotterranee di circa il 10%.
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Eppure i dati sono da prendere con le pinze, nel senso che potrebbero essere ancora più drammatici. Secondo quanto emerge dal rapporto Ispra, infatti, negli anni c’è stato indubbiamente un incremento della copertura territoriale e della rappresentatività delle indagini, ma è tuttora evidente una disomogeneità dei controlli fra le regioni del Nord e quelle del Centro-Sud, dove ancora non si hanno informazioni su vaste aree, e, laddove il monitoraggio è presente, è generalmente meno rappresentativo, sia in termini di rete, sia in termini di sostanze controllate. Molise e Calabria non hanno fornito alcuna informazione, mentre per altre regioni mancano i numeri sulle acque sotterranee. Le analisi relative al glifosato e all’Ampa vengono svolti solo in Lombardia e Toscana e solo in superficie. (Fonte: http://www.lanotiziagiornale.it/italia-in-cattive-acque-allarme-inquinamento-pesticidi-fuorilegge-nel-64-di-fiumi-e-laghi/ )

L'uso di Zeolite aiuta a rimuovere la presenza di erbicidi-diserbanti dall'organismo umano.