sabato 26 dicembre 2015

GLIFOSATO – Il diserbante più usato al mondo (cancerogeno) è nel 47% delle falde italiane

LO AFFERMA UNO STUDIO DELL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’. 
Gli interessi in gioco sono enormi. Milioni di agricoltori sono esposti direttamente all’uso del glifosato insieme alle centinaia di milioni di cittadini che consumano prodotti trattati con questo pesticida. Cancro e malattie degenerative sono correlate proprio al glifosato che distrugge i recettori endocrini. L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc), organo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che coordina gli studi in campo oncologico, ha classificato fra i probabili cancerogeni il glifosato: il diserbante più usato nel mondo. Scoperto negli anni Settanta e messo in commercio dalla Monsanto con il nome di Roundup, oggi – scaduto il brevetto – è usato nella preparazione di almeno 750 erbicidi destinati all’agricoltura, ma anche al giardinaggio e alla cura del verde pubblico.



L’ITALIA E’ IL MAGGIOR CONSUMATORE DI PESTICIDI. Il nostro Paese è – secondo un rapporto dell’Ispra del febbraio 2015 – è il maggiore consumatore tra quelli dell’Europa occidentale di pesticidi per unità di superficie coltivata, con valori doppi rispetto a quelli della Francia e della Germania. Molto alto anche il numero delle sostanze di cui si trovano importanti tracce nelle acque: 175 tipologie di pesticidi nel 2012 a fronte dei 166 del 2010 e di 118 del biennio 2007-2008. E le sostanze che più spesso hanno determinato il superamento sono il glifosato e i suoi metaboliti, il metolaclor, il triciclazolo, l’oxadiazon, la terbutilazina. Il glifosato è l’erbicida più utilizzato al mondo. Dal 1992 al 2012 il suo uso è aumentato di 140 volte solo negli Stati Uniti. Oggi, inoltre, è il fitofarmaco più collegato alle coltivazioni OGM. Per questo Monsanto, la multinazionale che lo produce sotto il marchio commerciale di RoundUp, ha definito il rapporto dello IARC (che fa parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità) “scienza spazzatura” e pochi giorni fa ha chiesto all’Organizzazione mondiale per la sanità il ritiro del rapporto.



LA SITUAZIONE IN ITALIA. Il contatto con il pesticida può avvenire con l’aria, nelle zone in cui viene usato, o con il cibo, su cui possono rimanere residui. Il più recente Rapporto nazionale pesticidi nelle acque dell’Ispra ha messo in evidenza inoltre il problema dei residui nelle acque italiane, sia superficiali che sotterranee. Su 1.469 punti di monitoraggio delle acque superficiali, il 17,2% ha mostrato concentrazioni superiori ai limiti e presente nel 47% dei campioni. 
(Fonte: http://www.lospillo.net/glifosato-il-diserbante-piu-usato-al-mondo-cancerogeno-e-nel-47-delle-falde-italiane/)

L'uso di Zeolite aiuta a rimuovere la presenza di erbicidi-diserbanti dall'organismo umano.


giovedì 24 dicembre 2015

6 milioni di persone esposte a rischio malattie!

Lo smog è responsabile in Europa di 430mila morti premature all'anno. 

(Fonte: http://www.beppegrillo.it/2015/12/natale_inquinato_natalesenzapizza.html

L'Italia tutta soffre di smog anche se vi sono zone a maggiore rischio:

44 aree del Paese inquinate oltre ogni limite di legge. Nelle aree più contaminate i tumori sono aumentati anche del 90% in soli dieci anni.
(Fonte: http://www.lospillo.net/ministero-della-salute-le-44-aree-ditalia-piu-inquinate-e-a-rischio-tumori/  )



6 milioni di persone esposte a rischio malattie e sono sempre maggiori i casi di cancro alla tiroide e tumore alla mammella che possono essere innescati appunto da metalli pesanti e ioni radioattivi.

L'uso di Zeolite può essere di aiuto a catturare tossine ed eliminarle dal corpo. 

lunedì 30 novembre 2015

Inquinamento, in Italia record Ue di morti premature: “Nella Penisola 84.400 decessi su 491mila”

Inquinamento, in Italia record Ue di morti premature: “Nella Penisola 84.400 decessi su 491mila”



Un rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente attribuisce il record negativo a tre agenti killer: le micro polveri sottili, il biossido di azoto e l’ozono presente nei bassi strati dell’atmosfera. L'area più colpita è quella della Pianura Padana, in particolare Brescia, Monza e Milano ma anche Torino.

venerdì 13 novembre 2015

Veneto, interferenti endocrini nell’acqua potabile hanno contaminato la catena alimentare.

Il Ministero dell’Ambiente avverte che Pfos e Pfoa sono due composti chimici persistenti, possono accumularsi e occorrono anni prima che siano eliminati.

Molte sostanze utilizzate in agricoltura (stiamo parlando di agrofarmaci, quindi fungicidi, erbicidi, insetticidi, …) sono interferenti endocrini e sono i responsabili di malattie a carico della Tiroide, del sistema riproduttivo maschile e femminile (avete notato l’aumento di infertilità maschile e endometriosi nella donna, oppure anticipazione del menarca e sviluppo di pelosità nelle bambine), e del sistema psichico (disturbi dell’attenzione, iperattività, deficit cognitivi).



Una sessantina di comuni veneti situati in una vasta area tra Vicenza, Verona e Padova, sono vittime da anni di un inquinamento che interessa le acque potabili e di falda probabilmente causata da attività industriali.  Il problema è talmente diffuso che è stato adottato un programma di analisi del sangue su uomini e animali, oltre a un campionamento di alimenti di produzione locale alla ricerca di sostanze perfluoroalchiliche (Pfas) riconosciute come  interferenti endocrini correlate a patologie riguardanti pelle, polmoni e reni. Le Pfas sono definite “microinquinanti emergenti” perché sono frutto di un’industria chimica recente e per questo motivo non vengono monitorate dalle indagini di laboratorio condotte di routine.

Le analisi sono state effettuate dai servizi veterinari e di igiene delle aziende sanitarie locali e i risultati dovranno essere ora valutati dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità. La difficoltà di una valutazione effettiva del rischio alimentare e ambientale sta nel fatto che, allo stato attuale, non esistono disposizioni di legge, non solo a livello comunitario, ma anche nazionale o internazionale, che disciplinino la presenza di Pfas negli alimenti. Sono stati individuati valori soglia solo per le acque potabili che però differiscono da paese a paese.
L'uso di Zeolite di alta qualità può essere di aiuto per mantenere pulito l'organismo umano.

mercoledì 11 novembre 2015

I rischi di contaminazione dalla catena alimentare sono sempre più alti!

Il macello degli orrori di Ghedi (Bs): mucche torturate e batteri letali per l’uomo!

Questi maltrattamenti, secondo la procura di Brescia, hanno contaminato la carne: l’Istituto Zooprofilattico di Torino ha trovato cariche batteriche cinquanta volte superiori a quelle consentite dalla legge. 
La Zeolite aiuta ad eliminare eventuali sostanze tossiche derivanti da batteri e virus derivanti da catena alimentare.

giovedì 8 ottobre 2015

domenica 27 settembre 2015

Il grande imbroglio nell'etichetta della carne




Mai fidarsi delle etichette, una nuova inchiesta del Corriere della Sera ne è la conferma. La carne di maiale venduta nei supermercati che porta in etichetta il marchio Igp (Indicazione Geografica Protetta) spesso proviene da allevamenti di paesi extraeuropei come la Turchia, in cui gli standard sono molto più bassi rispetto all'Italia. Scrive Francesco de Augustinis sul Corriere: 


"Camion dopo camion, con carichi di cosce, carni congelate, animali vivi, attraversano le frontiere di mezza Europa prima di raggiungere la loro destinazione. Si tratta di centinaia di migliaia di maiali nati e cresciuti in Romania, in Ungheria, in Polonia e in altri paesi dell'Est, oppure in paesi che non fanno neanche parte dell'Unione Europea, come la Turchia. Maiali allevati con standard piuttosto diversi da quelli italiani o europei, ma che finiscono anche nelle filiere dei nostri salumi tipici contrassegnati dal marchio europeo Igp, acronimo di Indicazione Geografica Protetta. Un passo prima del Dop, per intenderci". 


La Catena alimentare è così sempre più a rischio di sostanze non salutari nonostante i controlli rigorosi. L'uso di Zeolite consente di mantenere pulito il proprio organismo dalle sostanze non salutari.

giovedì 24 settembre 2015

In Italia il 71% degli antibiotici viene usato sugli animali da allevamento, anche quando sono sani.


In Italia il 71% degli antibiotici viene usato sugli animali da allevamento, anche quando sono sani. Una pratica crudele per farli sopravvivere in condizioni tremende e produrre di più a costi irrisori. E che sta anche generando super-batteri resistenti alle medicine, che possono ucciderci.




Molti degli altri paesi europei hanno già ridotto drasticamente l’uso di antibiotici negli allevamenti, e ora l’Unione Europea potrebbe finalmente imporre queste leggi a noi e al resto del continente.



Si salverebbero vite umane riducendo al tempo stesso le crudeltà sugli animali: non dovremmo neppure stare a parlarne. Persino McDonald’s ha deciso di non usare più polli cresciuti con determinati antibiotici. Ma le multinazionali  farmaceutiche e della carne stanno facendo di tutto per bloccare queste decisioni.



A breve ci sarà un incontro tra i ministri europei e molti non hanno ancora preso una decisione. (fonte: https://secure.avaaz.org/it/antibiotics_factory_farms_rb_loc_/?bDZaRgb&v=65345 ) 

L'uso di zeolite può aiutare a catturare ed espellere dal nostro organismo queste sostanze nocive.

mercoledì 23 settembre 2015

La catena alimentare e i suoi rischi

Residui di medicinali in vitello italiano e istamina in tonno pinna gialla dalla Spagna… Ritirati dal mercato europeo 43 prodotti.


Oggi il cibo prodotto nel campo viene trasformato a livello industriale e distribuito soprattutto attraverso grandi catene commerciali. Tutto ciò comporta rischi che vanno “dal campo alla tavola”. 


Nella settimana n°38 del 2015 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 43 (9 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende cinque casi: istamina in tonno pinna gialla scongelato dalla Spagna; mercurio congelato in verdesca (Prionace glauca) dal Portogallo; residui di medicinali veterinari vietati (nitrofurani – metabolita e furaltadone – AMOZ) in carne di vitello refrigerata italiana; Salmonella typhimurium in ritagli di pollo congelato da Germania; rischio di lesioni alla bocca a causa del consumo di birra della Repubblica Ceca. (Fonte: http://www.ilfattoalimentare.it/residui-medicinali-vitello-rasff38.html )
L'uso della Zeolite porta alla riduzione ed eliminazione di numerose sostanze tossiche dall'organismo  (es. metalli pesanti, nitrosamine, ammonio, micotossine, cationi (radioattivi), pesticidi, sostanze chimiche provenienti dai cibi e dalle medicine, virus, batteri, funghi e loro tossine, tossine fermentative che derivano da una alimentazione scorretta e da una flora batterica in disequilibrio ed eccessi di acidità nell’organismo)  con conseguente rigenerazione della funzionalità degli organi. 

sabato 19 settembre 2015

I pesticidi della Monsanto

I pesticidi della Monsanto


Il glifosato è il diserbante più utilizzato nel mondo, che studi scientifici hanno dimostrato probabilmente cancerogeno. Dietro alla sua produzione si celano impressionanti interessi economici legati alla Monsanto, una fitta rete di "faccende" lobbystiche, il silenzio dei Governi nazionali e, da oggi, quello del Parlamento Europeo. (Fonte: http://goo.gl/v1qKzZ  )

La Zeolite è una sostanza ad uso orale adatta ad assorbire/chelare e rimuovere sostanze dannose e tossiche nel tratto gastro-intestinale ( es. metalli pesanti, nitrosamine, ammonio, micotossine, cationi (radioattivi), pesticidi) riducendone l'assorbimento nel corpo. Funzionano anche come anti-ossidanti catturando radicali liberi e riducendo la formazione di ROS ( reactive oxygen species ).

La zeolite ha eccellenti proprietà di assorbimento, radioprotezione, decontaminazione, disintossicazione e disinfezione nel corpo umano , ma anche il vantaggio di introdurre in scambio ionico,  in modo selettivo ma senza pericoli di sovradosaggio i minerali necessari alla vita degli esseri umani.
Questo minerale, nel suo viaggio lungo il canale digestivo assorbe sostanze nocive come: metalli pesanti, radionuclidi, sostanze chimiche provenienti dai cibi e dalle medicine, virus, batteri, funghi e loro tossine, tossine fermentative che derivano da una alimentazione scorretta e da una flora batterica in disequilibrio ed eccessi di acidità nell’organismo.
Ma non solo: la zeolite rilascia nell’organismo degli oligoelementi e minerali di cui esso necessita. Il corpo cosi viene disintossicato, de-acidificato e snellito e contemporaneamente rimineralizzato: i suoi depositi di minerali vengono di nuovo riempiti. Infatti la sua struttura cristallina contiene cationi quali  calcio, magnesio, sodio, potassio ed altri oltre a molecole di acqua.

domenica 13 settembre 2015

"La terra dei fuochi non è solo a Caserta. Verdure a rischio contaminazione sulle tavole degli italiani

Verdure a rischio contaminazione sulle tavole degli italiani


"La terra dei fuochi non è solo a Caserta. Ortaggi e verdure coltivati sopra rifiuti e veleni, prodotti arrivati sulle tavole degli italiani: siamo a Terni in Umbria, nella terra di Francesco, nella città di San Valentino.

Grazie a una serie di interrogazioni presentate dal gruppo consiliare del M5S e all’inchiesta della coraggiosa testata online locale Ternioggi.it, è venuta alla luce una verità rimasta nascosta per più di un decennio all’interno degli atti della Regione Umbria.

I possibili contaminanti sono: metalli pesanti, Idrocarburi, solventi, alifatici clorurati cancerogeni, PCB, amianto e diossine. E questo però non ha impedito di produrre ortaggi, senza che le istituzioni preposte alla tutela della salute pubblica muovessero un dito. Secondo le dichiarazioni rilasciate ai giornalisti, verdure e altri alimenti sono stati pure venduti a supermercati e mercati ortofrutticoli, arrivando direttamente sulle tavole di ignari consumatori.

Continuate a leggere seguendo il link fonte

L'uso della Zeolite può ridurre i rischi da contaminazione alimentare.

lunedì 24 agosto 2015

Acqua piovana, scatta l'allarme: +800% di alluminio e 100% di bario, stronzio, titanio!

Sono state di recente compiute in Francia alcune analisi dell’acqua piovana: l’esito è allarmante, poiché nell’arco di pochi mesi i livelli di alluminio, bario, stronzio e titanio sono cresciuti in modo esponenziale. Se consideriamo che, dopo decenni di attività chimico-biologiche, i valori di metalli nelle idrometeore dovevano essere già elevati, se ricordiamo che la contaminazione è ormai globale, non si hanno molte ragioni per essere ottimisti…

Uno dei nostri sostenitori, residente a Miserey Salines nel Doubs, ha commissionato al laboratorio Qualio di Besançon, l’analisi dell’acqua piovana raccolta nell’arco di otto mesi nello stesso luogo ed in condizioni analoghe. [1] Gli esiti delle analisi suscitano grande preoccupazione in quanto attestano un aumento paril all’ 800% dei livelli di alluminio, un incremento del 100% del tasso di bario, stronzio e titanio.Queste risultanze sono state oggetto di una comunicazione al Sindaco di Miserey Salines. Il Primo cittadino si è impegnato a trasmettere il dossier ai responsabili dell’Agenzia regionale sanitaria di Besançon. La zeolite è in grado di assorbire e rimuovere i metalli pesanti che si accumulano nell'organismo umano:http://zeolite-attivata.blogspot.it/p/rimozione-dei-metalli-pesanti.html  

(Fonte: acseipica.fr)

[1] Il Doubs è un dipartimento francese della regione Franca Contea (Franche-Comté). Confina con i dipartimenti del Giura a sud-ovest, dell’Alta Saona a nord-ovest e del Territorio di Belfort a nord-est. A sud-est confina con la Svizzera: cantoni Giura, Neuchâtel e Vaud. Le principali città, oltre al capoluogo Besançon, sono Montbéliard e Pontarlier.

lunedì 10 agosto 2015

Come purificare i polmoni dal fumo di sigaretta.


Non vogliamo addentrarci nel ginepraio di chi è a favore o contro il fumo anche se non possiamo astenerci dal dire che i danni, per chi fuma, sono ben noti ed innegabili. Smettere sarebbe già il rimedio principale per purificare i propri polmoni, permettere di rigenerarsi ai tessuti ed evitare danni che a lungo andare possono essere irreparabili.
Anche chi ha smesso, però, passa spesso un periodo di tempo in cui i polmoni devo essere aiutati ad espellere i veleni assorbiti negli anni e possono, in un primo momento sembrare addirittura più sensibili. 
I vantaggi sono a breve e lungo termine: dopo 5 anni il rischio di ictus viene drasticamente ridotto, in 12 mesi dimezzato il rischio di problemi cardiaci, in tre mesi i polmoni riacquistano il 30% in più della loro funzionalità, in una sola settimana migliora il senso dell’olfatto e del gusto, senza considerare il vantaggio economico.
Intanto ecco sette rimedi naturali semplici che possono essere adottati per aiutare i nostri indispensabili polmoni e farli funzionare al meglio delle loro potenzialità, qualsiasi sia la nostra scelta. Non dimentichiamoci inoltre di chi deve subire il fumo passivo, questi consigli possono aiutare anche loro!
1 – Anche se può sembrare strano, il cibo può influire grandemente sullo stato dei nostri polmoni e sulla loro capacità di purificarsi. Si consiglia di bandire o diminuire il più possibile il cosiddetto cibo spazzatura, bibite gassate, zuccheri raffinati.
L’eccesso di muco proveniente dai cibi maggiormente acidi può vanificare molti vostri sforzi per mantenere o riottenere i vostri polmoni puliti, per questo, molto spesso, si consiglia di limitare l’uso di carne, latticini e grano. Abituarsi a consumare zenzerorafanocipolleaglio,coriandolo e peperoncino che aiutano sia a purificare l’organismo che ad eliminare gli eccessi di muco derivato da alimenti. Bere acqua abbondantemente!
Proprio per purificare l’organismo e il carico che ne deriva ai polmoni potete spremere due limoniin 300 ml di acqua e bere il tutto al mattino a digiuno. In alternativa o di supporto: 300 ml di succo di carota o pompelmo o ananas per alcalinizzare la circolazione e aiutare i polmoni.
Ottimo come depurativo polmonare anche il mirtillo nero: 400 ml di succo al giorno.
2 –  Eliminare prodotti chimici normalmente presenti nelle nostre case che appesantiscono il lavoro dei polmoni, primi fra tutti i deodoranti chimici che vantano capacità di assorbi odori ma che, la maggior parte delle volte, contengono sostanze fortemente irritanti per le ciglia bronchiali.
– Migliorare lo stato dell’aria presente in casa che spesso è anche peggio di quella all’esterno. Eliminare tappeti e moquette che trattengono polveri irritanti e acari, oppure preoccuparsi di utilizzare spesso un aspirapolvere dotato di filtro adeguato o disinfettarli con del vapore. Potete procurarvi un purificatore di aria casalingo e anche abbellire la vostra casa con alcune piante che possono purificare l’aria in modo naturale.
4 – La liquirizia può essere un ottimo alleato per purificare i polmoni, non esagerare perché potrebbe aumentare la pressione. L’eucalipto è un buon rimedio, riduce la tosse e pulisce dal muco. La lavanda, con il suo olio essenziale, mantiene i polmoni liberi da germi, evitando la formazione di catarro. La menta contiene resine e sostanze che agiscono come antinfiammatori naturali. Il timo contiene il timolo che è un potente antisettico delle vie respiratorie.
Un valido preparato casalingo disintossicante: 15 gr di foglie di eucalipto, 5 gr di foglie di timo, 10 gr di fiori di lavanda, 10 gr di foglie di menta. Preparare un’infusione, filtrare e bere 3 tazze al giorno, lontano dai pasti.
– Anche solo fare delle inalazioni di semplice vapore, i classici suffumigi, può aiutare la pulizia dei polmoni.
6 – Molto utili alcuni integratori che purificano soprattutto le vie respiratorie, come quelli a base di alga Chlorella che aiuta ad eliminare anche i metalli pesanti assorbiti, anche a carico del fegato.
7- La zeolite, è sicuramente il migliore integratore per i fumatori, un minerale microporoso di origine vulcanica, soprannominato “lo spazzino dell’organismo”, riesce efficacemente ad assorbire tossine, metalli pesanti (ottimo contro il piombo contenuto nel fumo delle sigarette ), pesticidi e micotossine. E’ possibile ricorrere alle capsule più sicure ed efficaci (da 2 a 4 al giorno) 

(Fonte: Dionidream.com)

martedì 16 giugno 2015

L'inquinamento uccide 34'000 italiani l'anno!

"L’importanza di politiche orientate verso la sostenibilità ambientale e la riduzione drastica degli inquinanti atmosferici è tutta nei dati resi pubblici dal Ministero della Salute: l’inquinamento uccide ogni anno in Italia più di 30 mila persone.
Sono i risultati del progetto CCM VIIAS (Valutazione Integrata dell’Impatto su Ambiente e Salute dell’inquinamento atmosferico), presentati presso il Ministero della Salute, riguardanti le conseguenze dell’impatto sulla salute umana dell’inquinamento atmosferico in Italia, in particolare nelle nostre città.




VIDEO Ferriera di Trieste, “video shock” delle polveri che uccidono
http://www.beppegrillo.it/2015/06/linquinamento_uccide_34000_italiani_lanno.html

Un panorama inquietante a cui Governo e Parlamento dovrebbero subito provvedere in termini di politiche dedicate alla tutela della salute degli individui, con un maggiore impegno sul lato della riduzione dell’inquinamento e nel favorire il cambiamento degli stili di vita. Gli sforzi dovrebbero concentrarsi sulle soluzioni già previste nei diversi modelli smart city lanciati in tutta Europa, con misure efficaci in termini di efficienza energetica, mobilità sostenibile (smart mobility, spostamenti in bicicletta e più aree pedonali), contrasto ai cambiamenti climatici, sostegno alla resilienza, gestione intelligente dei rifiuti (riciclo e riuso), promozione delle smart & clean technologies, abbandono di modelli di consumo non più sostenibili (a partire della famiglie).

Secondo i risultati del progetto finanziato dal Centro Controllo Malattie (CCM) del Ministero della Salute, circa il 29% della popolazione italiana vive in luoghi dove la concentrazione degli inquinanti è in media sopra la soglia di legge.
Nel 2005 il numero di decessi attribuibili all’inquinamento è stato, rispettivamente, 34.552 per il PM 2.5, 23.387 per l’NO2 e 1.707 per l’O3. Nel 2010 si è osservata una forte diminuzione per il PM 2.5 (21.524) e l’NO2 (11.993), soprattutto per le ridotte emissioni dovute alla recessione economica, mentre nel 2020, nonostante i miglioramenti tecnologici e le politiche adottate, si ha uno scenario tutt’altro che migliorato rispetto a dieci anni prima (28.595 morti per PM 2.5 e 10.117 per NO2).
Secondo lo studio, l’inquinamento accorcia mediamente la vita di ciascun italiano di 10 mesi (1 anno e 5 mesi per chi vive in città); 14 per chi vive al Nord, 6,6 per gli abitanti del Centro e 5,7 al Sud e isole.
Maggiormente colpito è il Nord del Paese (per il 65% del totale) e in generale le aree urbane della pianura padana congestionate dal traffico e i distretti industriali. Prendendo ad esempio la provincia di Milano, si sono registrati 5.687 decessi al 2005, 4.415 al 2010, con una previsione per il 2020 di 2.750 morti. Dato che si dimezzerebbe quasi facendo rispettare le norme attuali (2.423) e sarebbe di 3.581 con un inquinamento pari al 20% in meno rispetto a quello attuale." leggi l'articolo integrale su key4biz

La Zeolite attivata è in grado di assorbire ed eliminare gran parte dei metalli pesanti assunti con l'alimentazione e accumulati nell'organismo umano.


lunedì 8 giugno 2015

Vi siete mai chiesti come mai i nostri nonni non soffrissero di allergie alimentari?

Le allergie alimentari stanno diventando una preoccupazione per quasi ogni famiglia e sono in netta crescita.

Oltre a rendere difficile la vita a coloro che soffrono di questa moderna epidemia, questo produce un ulteriore costo sia per il sistema sanitario che per le tasche di tutti.
Ogni 3 minuti una reazione allergica alimentare manda qualcuno al pronto soccorso, che in un anno significa 200.000 visite al pronto soccorso.
Secondo uno studio pubblicato nel 2013 dal CDC, le allergie alimentari tra i bambini negli Stati Uniti sono aumentate di circa il 50% tra il 1997 e il 2011. E in Italia le cose non vanno meglio.
Oltre a rendere difficile la vita a coloro che soffrono di questa moderna epidemia, questo produce un ulteriore costo sia per il sistema sanitario che per le tasche di tutti.
Ogni 3 minuti una reazione allergica alimentare manda qualcuno al pronto soccorso, che in un anno significa 200.000 visite al pronto soccorso.
Secondo uno studio pubblicato nel 2013 dal CDC, le allergie alimentari tra i bambini negli Stati Uniti sono aumentate di circa il 50% tra il 1997 e il 2011. E in Italia le cose non vanno meglio.
Non correvano dal medico per le più piccole inezie. Quando avevano la febbre, aspettavano che passasse. Quando si sentivano male, mangiavano minestre, zuppe, brodi e riposavano molto. Non facevano uso di farmaci per qualsiasi piccolo disturbo per accelerare la guarigione. Il cibo era la loro medicina, che ne fossero consapevoli o meno.
La dieta e lo stile di vita hanno un impatto importante sul nostro organismo. Ogni cellula del nostro corpo necessita di una corretta alimentazione per funzionare correttamente, mentre cattiva alimentazione e stile di vita sbagliato ne comprometteranno l’integrità, provocando una particolare sensibilità a certi alimenti.
Sembra che le allergie alimentari possano essere un sottoprodotto imprevedibile di numerosi fattori ambientali, che erano in gran parte sconosciuti fino ad un paio di generazioni fa. Di questo passo, ci si domanda quale sarà il futuro della nutrizione, visto che sempre più tossine vengono introdotte negli alimenti.
Un modo sicuro ed efficace per assorbire ed eliminare dal nostro organismo tutte le tossine accumulate è l'uso di Zeolite attivata.

mercoledì 20 maggio 2015

Micro e nanoparticelle di metalli chimici, molti dei quali pesanti, "contaminano" i cibi.

"Metalli pesanti e cancerogeni nel cibo": la denuncia del medico Stefano Montanari
Micro e nanoparticelle di metalli chimici, molti dei quali pesanti, "contaminano" i cibi. La lista è lunga: alluminio, ferro, cromo, nichel, silicio, stronzio, sodio e magnesio. Tutti elementi che "infestano" i prodotti sottoforma di particelle grandi fra 10 -8 e 10 -5 metri, micro e nano particelle appunto.



"Metalli pesanti e cancerogeni nel cibo": la denuncia del medico Stefano Montanari
"Più la particella è piccola, più questa è capace di penetrare nei tessuti" si legge nello studio. E le conseguenze potrebbero essere drammatiche. "Il progetto Europeo QLRT-2002-147, avvalendosi di studi di microscopia elettronica a scansione di tipo ambientale, secondo una metodica originale ed innovativa, ha permesso di accertare come tessuti patologici relativi a malattie criptogeniche di natura oncologica o infiammatoria presentino un contenuto di particelle inorganiche di dimensioni micro e nanometriche, un reperto non rinvenibile, invece, nei tessuti sani.". In sostanza, spiega il dossier, esiste una correlazione fra la presenza di micro e nanoparticelle inorganiche nel corpo umano e il presentarsi di patologie di natura oncologica, quindi tumorali. 

Questo quanto scaturisce da una ricerca effettuata dal dott. Stefano Montanari, che insieme a sua moglie Antonietta Gatti ha "scoperto" le nanopotologie, nel 2005 ha acquistato una serie di prodotti, uno per ogni tipo, da un supermercato di Modena e li ha analizzati.(fonte: http://www.today.it/cronaca/metalli-pesanti-cibo.html )
La Zeolite attivata è in grado di assorbire ed eliminare gran parte dei metalli pesanti assunti con l'alimentazione e accumulati nell'organismo umano.


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lunedì 23 febbraio 2015

Fukushima . la radioattività del mare del Giappone si è estesa nell'oceano pacifico.....

FUKUSHIMA - LA RADIOATTIVITA' DEL MARE DEL GIAPPONE
SI E' ESTESA NELL' OCEANO PACIFICO .ADDIRITTURA FINO ALLA COSTA DELLA CALIFORNIA .
--- PESCE INQUINATO --- COD. ZONA --- FAO 61 - FAO 71

“Controllate il tonno che trovate nei supermercati, dove c’è stampato SULL'ETICHETTA -- FAO 61 o FAO 71 -- è tonno proveniente dal mar del Giappone quindi contaminato a causa della radioattivita' del disastro nucleare di Fukushima.
Molti produttori fanno inscatolare il tonno in località non sospette con etichette italiane o europee per non far capire che il pescato proviene dal Giappone.
Controllate sempre il numero FAO .
COOP scrive :
“La zona coinvolta dal terribile incidente nucleare è la 61 e non la 71. Come Coop non acquistiamo né abbiamo mai acquistato tonno proveniente dalla zona FAO 61 – Oceano Pacifico del Nord Ovest, zona che comprende l’area del Giappone, l’unica dichiarata eventualmente a rischio, secondo quanto indicato dall’Unione Europea. Inoltre per i nostri prodotti a marchio Coop si utilizza il tonno a pinne gialle, che non vive in quelle acque per via delle temperature troppo basse… Sulla confezione dei prodotti Coop è indicata sempre sia la specie sia la zona di pesca.”
INVECE ANCHE LA -- ZONA 71 E' INQUINATA --
SI TRATTA SEMPRE DELL'OCEANO PACIFICO ...
ANZI SECONDO NOI LE ZONE A RISCHIO SONO ANCHE
LE AREE -- FAO 67 - FAO 77 - FAO 87
http://www.fao.org/fishery/area/search/en
ADDIRITTURA LA RADIOATTIVITA' SI E' ESTESA IN BUONA
PARTE DELL'OCEANO PACIFICO FINO ALLE COSTE DELLA
CALIFORNIA ... FATE VOI LE CONSIDERAZIONI
--------------- LEGGETE QUI SOTTO : -------------------
http://ambientebio.it/loceano-pacifico-sta-morendo-in-cali…/
NOSTROMO :
Precisa che “non ha mai operato in Giappone, né prima né dopo la tragedia di Fukushima, e tantomeno nella zona Fao n.61, che in realtà è la sola interessata da provvedimenti delle Autorità Sanitarie competenti. È quindi quantomeno curioso che chi sta lanciando allarmi sui social network prenda di mira proprio la nostra azienda” tonno pinne gialle 173315513 .
L’area Fao 61,che comprende anche il Giappone, ha acque troppo fredde per consentire la presenza del tonno a pinna gialla
MA ... ?! LEGGETE SEMPRE LE ETICHETTE ...
ASDOMAR :
In una pagina del sito dedicata all’argomento dice: “Non acquistiamo né abbiamo mai acquistato tonno proveniente dalla zona FAO 61. Utilizziamo per le nostre produzioni esclusivamente tonno a pinne gialle pescato nelle calde acque tropicali degli oceani Indiano (zone FAO 51 e 57) e Pacifico Occidentale Centrale (zona FAO 71) lontano dalle acque antistanti il Giappone”.
AsdoMar ricorda che: “già dal 2011 monitoriamo l’eventuale presenza di isotopi radioattivi attraverso misurazioni che vengono effettuate direttamente allo scarico dei tonni dell’oceano Pacifico che arrivano interi nel nostro stabilimento”.
COMUNQUE PESCANO ANCHE NELLA ZONA 71 ...
FATE ATTENZIONE !
La zeolite è capace di legare ed espellere gli isotopi radioattivi 

domenica 22 febbraio 2015

Come funziona la Zeolite?


Se alla Zeolite si associa la Montmorillonite (come per il prodotto Elkopur312) si ottiene il beneficio di una evacuazione più rapida, dolce e con effetti benefici sulla flora batterica intestinale!