martedì 15 novembre 2016

L’abuso di antibiotici, causa principale dell’antibiotico resistenza, avviene non solo in campo medico ma anche negli allevamenti intensivi.


Paolo, professore universitario di Roma, aveva 55 anni, quando in vacanza prese un’infezione alle vie urinare causata da Escherichia Coli resistente a più antibiotici. Ci vollero 2 mesi e 3 cicli di antibiotici prima di guarire e nessun medico fu in grado di dirgli da dove venisse il batterio.( http://ecdc.europa.eu/it/eaad/antibiotics-get-informed/patient-stories/Pages/Paolo.aspx )
Paolo ha subito gli effetti di un fenomeno in preoccupante crescita: l’antibiotico resistenza. L’abuso di antibiotici, causa principale dell’antibiotico resistenza, avviene non solo in campo medico ma anche negli allevamenti intensivi, dove la situazione è fuori controllo: il 71% degli antibiotici in Italia va agli animali d’allevamento e il 94% di questi trattamenti è di massa.
Tutto questo perché le condizioni degli animali sono così estreme che la loro sopravvivenza nei capannoni sovraffollati e malsani è garantita solo dagli antibiotici. Senza trattamenti farmacologici la situazione precipiterebbe e le morti sarebbero troppe, con la conseguenza di gravi perdite economiche.
Usare i farmaci per allevare animali in condizioni disumane è inaccettabile. È un abuso nei confronti di milioni di esseri senzienti e della nostra salute, con conseguenze catastrofiche a livello mondiale.

Gli allevamenti intensivi sono sistemi crudeli e fuori controllo che stanno favorendo lo sviluppo di batteri resistenti agli antibiotici. Super batteri che dagli allevamenti possono facilmente raggiungere le persone e farle ammalare, contribuendo a far tragicamente salire il numero di morti per antibiotico resistenza - tra le 5000 e le 7000 persone all’anno, solo in Italia.
L'uso di Elkopur312 - Zeolite+Montmorillonite, può aiutare a mantenere pulito l'organismo umano anche da E. Coli.

sabato 15 ottobre 2016

La #catenaalimentare è una delle maggiori fonti di intossicazione del nostro organismo!

Polli, tacchini e uova contaminati nei supermercati di tutta Italia!



È da mesi che lo denunciamo da questo blog e anche nel servizio delle Iene lo hanno confermato. Infatti, ci sono allevatori che stanno allevando pollame con dell’acqua contaminata da una sostanza tossica chiamata Pfas, che è stata svernata da un’azienda.


L'assunzione di Elkopur312 - Zeolite+Montmorillonite aiuta a disintossicare l'organismo umano da tossine derivanti dalla catena alimentare.

lunedì 12 settembre 2016

Batteri resistenti agli antibiotici nella carne di pollo: è allarme


Batteri resistenti agli antibiotici nella carne di pollo: è questo l’allarme lanciato da Altroconsumo, che ha individuato la presenza di questi microrganismi in 25 campioni di prodotto su 40. Si tratta di carne di pollo acquistata tutta a Roma e a Milano. La nota associazione fa notare che il rischio si ha per il fatto che molti di questi farmaci antibiotici vengano troppo usati negli allevamenti e determinano lo sviluppo di alcuni batteri, capaci di infettare l’uomo e di sviluppare una resistenza anche nell’organismo umano. Nella maggior parte dei casi gli esperti hanno rintracciato la presenza di Escherichia coli resistente all’antibiotico. Il problema riguarderebbe soprattutto la carne di pollo, .....


L'assunzione di Elkopur312 - Zeolite+Montmorillonite aiuta l'organismo a disintossicarsi dalla Escherichia coli e migliorare lo stato di salute.


martedì 21 giugno 2016

Da arsenico a tossine, Efsa traccierà mappa rischio europei



Arsenico, piombo, mercurio, micotossine, diossina, elementi radioattivi, sono molti i contaminanti o gli elementi comunque pericolosi che mettono a rischio i nostri alimenti. Ora l'EFSA, l'Authority Europea per la Sicurezza Alimentare, promuove un grande progetto europeo, al quale hanno già aderito 23 paesi, dal titolo EU-Menu, che si propone di mappare i consumi e le abitudini in fatto di cibo sui diversi territori nazionali. L'obiettivo, alla fine dei quattro anni, sarà quello di creare una banca dati su scala europea sui consumi alimentari. Gli elementi raccolti saranno analizzati per identificare e monitorare il rischio di esposizione a sostanze pericolose presenti nel cibo, determinando sia i livelli presenti negli alimenti, sia il consumo di tali alimenti secondo le diverse abitudini.

L'uso di Zeolite diventa utile per mantenere pulito l'organismo umano.

lunedì 13 giugno 2016

Salute: carni imbottite di #antibiotici, vediamoci chiaro




La diffusione di batteri resistenti a qualunque farmaco è un rischio potenzialmente enorme, troppo grande per non provvedere immediatamente ad avviare tutti gli studi e gli accertamenti necessari. Per questo chiediamo al ministro Lorenzin quali misure intenda adottare al fine di ridurre la presenza di antibiotici negli alimenti e se intenda sia introdurre l'obbligo della ricetta elettronica, allo scopo di tracciare i farmaci veterinari, sia avviare un'indagine sulla diffusione dei batteri resistenti agli antibiotici in Italia".
Questo nostro atto prende principalmente spunto dalla puntata della trasmissione Report, andata in onda lo scorso 29 maggio. sui batteri resistenti agli antibiotici. Nel corso dell'inchiesta sono state mostrate le condizioni di vita degli animali allevati all'intero dello stabilimento emiliano del produttore di carni Amadori, costretti in condizioni igienico sanitarie inaccettabili. Per questa ragione chiediamo anche al ministero di avviare un'ispezione ministeriale a partire da tale stabilimento.

Continuate a leggere seguendo il link: 

L'assunzione di Elkopur312 - Zeolite+Montmorillonite aiuta l'organismo a disintossicarsi e migliorare lo stato di salute.




martedì 17 maggio 2016

Il #glifosato è l'erbicida più diffuso al mondo. Anche #Report ne parla.

Il #glifosato è l'erbicida più diffuso al mondo. Anche #Report ne parla. 

‪#‎Report‬ da rivedere - 

Il glifosato è l'erbicida più diffuso al mondo. Ora succede che l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro lo ha classificato come “probabile cancerogeno”. Chi deve decidere proprio questa settimana se riautorizzarne l’uso oppure bandirlo è la Commissione Europea. La spunterà il principio di precauzione oppure vincerà la lobby Monsanto?
Guarda l'inchiesta integrale di Paolo Mondani:
"La guerra dei brevetti → http://shar.es/1dHEH6  


L'assunzione di #Zeolite può aiutarci a disintossicare il nostro organismo.

lunedì 16 maggio 2016

Cos'è il #glifosato e quali sono gli effetti su salute e ambiente

L'assunzione di #Zeolite permette all'organismo umano di ridurre la contaminazione tossica da pesticidi e solventi chimici.


Questo il video sugli effetti del Glifosato sulla salute e ambiente

venerdì 13 maggio 2016

Anche Tu hai il #glifosato in corpo?

Col glifosato in corpo. I risultati del test urine all’Europarlamento


Altro che il diavolo: noi abbiamo il glifosato in corpo. Ieri, insieme ad altri europarlamentari, abbiamo ricevuto il risultato del test delle urine cui ci siamo sottoposti volontariamente e a nostre spese: tutti siamo contaminati da diserbante senza differenze significative legate a sesso, età, provenienza geografica, abitudini alimentari. Si può dedurre che l’intera Europa é nelle nostre stesse condizioni.


Il glifosato é il diserbante più contestato del mondo. Brevettato dalla Monsanto negli Anni 70, é stato definito“probabilmente cancerogeno” dalla IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro); stranamente invece per l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare “é improbabile” che il glifosato sia cancerogeno. La settimana prossima, la Commissione Europea proporrà agli Stati membri di autorizzare nuovamente l’uso del glifosato nell’UE per i prossimi nove anni. Ci aveva provato già in marzo, ma era stata costretta a fare dietrofront.
Complessivamente, si sono sottoposti al test 49 europarlamentari di 13 Stati membri. Ciascuno di noi ha ricevuto il proprio risultato ed una panoramica sugli esiti complessivi: essi mostrano che la concentrazione di questo diserbante nelle nostre urine varia fra 0,17 a ben 3,57 microgrammi per litro; in media é pari a 1,73 microgrammi per litro. Io che scrivo ho 1,01 microgrammi. Altri tre europarlamentari M5S hanno effettuato il test. Ecco i loro microgrammi: Rosa d’Amato 0,93; Eleonora Evi 2,1; Marco Zullo 0,96. Sopra il titolo, la foto di gruppo con i referti.
Questi dati confermano l’allarmante presenza del glifosato nella catena alimentare evidenziata da vari studi: uno dei più recenti e più famosi riguarda le birre tedesche.
E’ ben noto che, in linea generale, é dannosa l’esposizione continuativa a dosi anche bassissime di una sostanza tossica. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha definito il glifosato “probabilmente cancerogeno” sulla base di studi sottoposti a peer-review, la revisione fra pari che costituisce il marchio di qualità della ricerca scientifica. L’EFSA invece sostiene che il glifosato non é cancerogeno sulla base di dati mai pubblicati e mai soggetti a revisione da parte della comunità scientifica internazionale perchè la UE li considera legati a segreti commerciali.
Peraltro, secondo la stessa EFSA è impossibile escludere che il glifosato sia un interferente endocrino; esistono in proposito dei sospetti ma mancano i dati necessari per trarre delle conclusioni definitive.
In questa situazione, il principio di precauzione sancito dall’articolo 191 del TFUE (Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea) impone di non consentire l’uso del glifosato. Altrimenti l’UE infrangerà le sue stesse regole, si dimostrerà incapace di proteggere la salute dei suoi cittadini e  si porrà in rotta di collisione con le richieste che le rivolgono gli esperti internazionali e con il loro appello a non dire al glifosato un sì basato  “sulla scienza obsoleta”. (Fonte: http://www.dariotamburrano.it/glifosato_urine_parlamento_europeo/ )

L'uso di Zeolite aiuta a rimuovere la presenza di erbicidi-diserbanti dall'organismo umano.

lunedì 9 maggio 2016

Italia in #cattiveacque. Allarme inquinamento: #pesticidi fuorilegge nel 64% di fiumi e laghi

È proprio il caso di dirlo: l’Italia è in cattive acque. E a spadroneggiare è l’inquinamento. 
inquinamento
A dirlo è l’Ispra (Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale) nel suo ultimo dossier, appena pubblicato, sui pesticidi nelle acque.
Secondo i monitoraggi dell’Istituto, le acque superficiali (fiumi, laghi, torrenti) “ospitano” pesticidi a un livello che compromette la qualità ambientale nel 64% dei 1.284 punti monitorati (nel 2012 erano 57%); quelle sotterranee nel 32% dei 2.463 punti analizzati (erano 31% nel 2012). La contaminazione è più ampia nella pianura padano-veneta e fra le sostanze più diffuse c’è il glifosato (vedi qui) , insieme al suo prodotto di decadimento, l’Ampa.
C’è da precisare che il glifosato è al centro di una polemica mondiale, dopo che l’Oms ha dichiarato che probabilmente ha degli effetti cancerogeni.
Ma andiamo nel dettaglio. In alcune Regioni, infatti, la contaminazione è molto più diffusa del dato nazionale, arrivando a interessare oltre il 70% dei punti delle acque superficiali in Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, con punte del 90% in Toscana e del 95% in Umbria. Ma non è finita qui, Nelle acque sotterrane la diffusione della contaminazione è particolarmente elevata in Lombardia (50%), in Friuli (68,6%) e in Sicilia (76%).
Sono state trovate 224 sostanze diverse, un numero sensibilmente più elevato degli anni precedenti (erano 175 nel 2012). Indice, questo, soprattutto – dice l’Ispra – di una maggiore efficacia complessiva delle indagini. Gli erbicidi sono ancora le sostanze più rinvenute, soprattutto a causa dell’utilizzo diretto sul suolo, spesso concomitante con i periodi di maggiore piovosità di inizio primavera, che ne determinano un trasporto più rapido nei corpi idrici superficiali e sotterranei. Rispetto al passato è aumentata notevolmente la presenza di fungicidi e insetticidi, soprattutto perché è aumentato il numero di sostanze cercate e la loro scelta è più mirata agli usi su territorio.
La frequenza complessiva di pesticidi riferita ai punti di monitoraggio indica un aumento progressivo della diffusione territoriale della contaminazione, nel periodo di osservazione che va dal 2003 al 2014. Nelle acque superficiali, scrive ancora l’Ispra, la percentuale di punti contaminati è aumentata di circa il 20%, in quelle sotterranee di circa il 10%.
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Eppure i dati sono da prendere con le pinze, nel senso che potrebbero essere ancora più drammatici. Secondo quanto emerge dal rapporto Ispra, infatti, negli anni c’è stato indubbiamente un incremento della copertura territoriale e della rappresentatività delle indagini, ma è tuttora evidente una disomogeneità dei controlli fra le regioni del Nord e quelle del Centro-Sud, dove ancora non si hanno informazioni su vaste aree, e, laddove il monitoraggio è presente, è generalmente meno rappresentativo, sia in termini di rete, sia in termini di sostanze controllate. Molise e Calabria non hanno fornito alcuna informazione, mentre per altre regioni mancano i numeri sulle acque sotterranee. Le analisi relative al glifosato e all’Ampa vengono svolti solo in Lombardia e Toscana e solo in superficie. (Fonte: http://www.lanotiziagiornale.it/italia-in-cattive-acque-allarme-inquinamento-pesticidi-fuorilegge-nel-64-di-fiumi-e-laghi/ )

L'uso di Zeolite aiuta a rimuovere la presenza di erbicidi-diserbanti dall'organismo umano.

domenica 20 marzo 2016

Pasta fatta con grano di importazione e intolleranze alimentari? “Relazione indiretta tra micotossine e celiachia”

Secondo i produttori di pasta il frumento importato è migliore tecnicamente (e costa di più) per via dell’alto contenuto di glutine, ma coltivatori e scienziati sostengono che "in alcuni dei Paesi esportatori (come il Canada) il clima umido favorisce la presenza di micotossine”. Sostanze che, spiega il docente di chimica degli alimenti all’Università Federico II di Napoli Alberto Ritieni, "attaccano il sistema immunitario e rendono il nostro intestino più esposto a diversi disturbi"
 

L'assunzione di Zeolite+Montmorillonite è di grande efficacia nell'assorbire e rimuovere le tracce di micotossine dall'organismo umano.

venerdì 11 marzo 2016

mercoledì 2 marzo 2016

Il #GranoTossico nelle nostre tavole

Carichi di grano, proveniente dall'estero, arrivano al porto di Bari. E si scopre che sono pieni di micotossine: sostanze tossiche che, se assunte in eccesso e per tempo prolungato, favoriscono l'insorgere di malattie non ultimi i tumori.


Il grano è fondamentale per gli italiani, alla base della dieta mediterranea ricca appunto di pane, pasta, cereali. Il rischio che nel nostro Paese si assuma un quantitativo pericoloso di micotossine è quindi molto alto.
"Un'indicazione di micotossina presente, un' aflatossina dannosa per la salute" è stata rintracciata su uno dei carichi di grano sottoposti a campionamento dal Corpo forestale dello Stato nel porto di Bari dopo l'allarme lanciato da Coldiretti sulla bontà del prodotto importato.
“In 7 mesi da luglio 2015 a febbraio 2016 – incalza il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – è stato scaricato al Porto di Bari 1 milione di tonnellate di grano, arrivato da Canada, Turchia, Argentina, Singapore, Hong Kong, Marocco, Olanda, Antigua, Sierra Leone, Cipro e spesso triangolato da porti inglesi, francesi, da Malta e da Gibilterra(Fonte: http://ns-game.com/2016/02/26/grano-contaminato-da-micotossine-sequestrato-a-bari/ )
Le micotossine rappresentano un gruppo eterogeneo di sostanze chimiche, per lo più a basso peso molecolare, prodotte dal metabolismo secondario dei miceti e tossiche per l’animale e per l’uomo. In conseguenza della loro azione lesiva sulle funzioni cellulari, alcune esplicano azione nefrotossica (ocratossine), epatotossica (aflatossine), immunotossica (aflatossine, ocratossine), mutagena (aflatossine), teratogena (ocratossine) e cancerogena (aflatossine, ocratossine, fumonisine). Sono molto resistenti al calore e non vengono completamente distrutte dalle normali operazioni di cottura, né dai diversi trattamenti a cui vengono normalmente sottoposte le derrate durante i processi di preparazione degli alimenti. Pertanto, le stesse micotossine o loro derivati ancora attivi possono persistere dopo la morte del micete ed essere presenti anche quando il prodotto stesso non appare ammuffito.
L'assunzione di Zeolite può catturare le micotossine e mantenere l'organismo umano pulito.

venerdì 26 febbraio 2016

#CibiCancerogeni sulle nostre tavole: emergenza fuori controllo, pericolo #Pfas

Ci sono sostanze tossiche e probabilmente cancerogene in alcuni alimenti distribuiti in tutta Italia, a causa dell'acqua inquinata da sostanze chimiche (dette Pfas e altre) che arriva a circa 400 mila veneti nelle province di Vicenza, Verona, Padova e Rovigo. 



Dopo la terra dei fuochi, abbiamo la terra dei Pfas: dai verbali fuoriusciti emergono dettagli inquietanti.





La nostra salute è in pericolo

Questa potrebbe essere la peggior catastrofe ambientale d'Italia. Un'emergenza che i funzionari stessi della direzione Tutela ambiente della Regione definiscono “non sotto controllo”. 
Al tavolo della riunione riservata, coordinata dalla Dott.ssa Russo c'erano diversi funzionari tra i quali la Dott.ssa Giovanna Frison (Direttore della sezione prevenzione e sanità pubblica), Giorgio Cester (Direttore della sezione veterinaria e sicurezza alimentare). Come apprendiamo dalle parole dei partecipanti, “parte della popolazione veneta è stata esposta ed è esposta ai Pfas” e “non è stato dato seguito ad azioni di tutela della salute per le persone che hanno mangiato e stanno mangiando alimenti con concentrazioni critiche” (soprattutto uova e pesci).


L'uso di Zeolite di alta qualità può essere di aiuto per mantenere pulito l'organismo umano.


#Cibicancerogeni: arriva anche il grano tossico. Ma cosa stiamo mangiando?

Carichi di grano, proveniente dall'estero, arrivano al porto di Bari. E si scopre che sono pieni di micotossine: sostanze tossiche che, se assunte in eccesso e per tempo prolungato, favoriscono l'insorgere di malattie non ultimi i tumori.

Il grano è fondamentale per gli italiani, alla base della dieta mediterranea ricca appunto di pane, pasta, cereali. Il rischio che nel nostro Paese si assuma un quantitativo pericoloso di micotossine è quindi molto alto. 

Le micotossine, infatti, si sviluppano anche nei tempi lunghi di trasporto dei grani di importazione. Eppure, il grano italiano resta penalizzato dalla forbice tra il costo di produzione e quello finale al consumatore. (Fonte:http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/2016/02/cibicancerogeni-arriva-anche-il-grano-tossico-ma-cosa-stiamo- -mangiando.html )
L'uso della Zeolite porta alla riduzione ed eliminazione di numerose sostanze tossiche dall'organismo  (es. metalli pesanti, nitrosamine, ammonio, micotossine, cationi (radioattivi), pesticidi, sostanze chimiche provenienti dai cibi e dalle medicine, virus, batteri, funghi e loro tossine, tossine fermentative che derivano da una alimentazione scorretta e da una flora batterica in disequilibrio ed eccessi di acidità nell’organismo)  con conseguente rigenerazione della funzionalità degli organi. 

domenica 14 febbraio 2016

Rapporto sullo stato delle acque italiane: pesticidi ovunque!


Il 13,2% delle acque superficiali mostra livelli di tossicità per gli organismi acquatici superiori ai limiti. Ancora più evidente, rispetto al passato, lo stato di contaminazione delle acque italiane superficiali e sotterranee: nel 2010 sono stati rinvenuti residui nel 55,1% dei 1.297 punti di campionamento delle acque superficiali e nel 28,2% dei 2.324 punti di quelle sotterranee, per un totale di 166 tipologie di pesticidi a fronte dei 118 del biennio 2007-2008 – individuati nella rete di controllo ambientale delle acque italiane. Si tratta, per la maggior parte, di residui di prodotti fitosanitari usati in agricoltura – solo in questo campo si utilizzano circa 350 sostanze diverse per un quantitativo superiore a 140.000 tonnellate – ma anche di biocidi (pesticidi per uso non agricolo) impiegati in vari campi di attività. Anche se spesso basse, le concentrazioni indicano a livello complessivo una diffusione molto ampia della contaminazione. 

L'uso di Zeolite aiuta a rimuovere la presenza di erbicidi-diserbanti dall'organismo umano.


Fonte: Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale