sabato 22 novembre 2014

Acqua potabile contaminata da Tallio

"Il Tallio è un metallo che in passato è stato ampiamente usato nella preparazione di topicidi e insetticidi e il cui utilizzo in seguito è stato bandito a causa della sua elevata tossicità ed è anche la malsana presenza riscontrata nell'acquedotto del comune di Pietrasanta (LU) in Toscana.
( Fonte )


I metalli pesanti sono....

I metalli pesanti sono sostanze con cui conviviamo quotidianamente, perchè sono alla base della composizione di molti organismi viventi ed anche del nostro stesso corpo.



Alcuni di essi, però, sono potenzialmente tossici, per cui se penetrano nell'ambiente e quindi nel nostro organismo in dosi superiori a quelle tollerabili comportano gravi conseguenze, spesso letali.
In un rapporto del 1979, l'Ente Governativo Americano per la Protezione dell'Ambiente affermava che i metalli tossici rappresentano un grave problemi per i paesi industrializzati, in quanto largamente utilizzati in tutte le attività produttive, dall'agricoltura all'industria, al terziario avanzato.
A causa di ciò queste sostanze vengono introdotte nell'aria, nell'acqua, nella catena alimentare e vengono assorbite dall'organismo umano.

Nella letteratura scientifica vengono normalmente considerati metalli pesanti i seguenti elementi: alluminio, ferro, argento, bario, berillio, cadmio, cobalto, cromo, manganese, mercurio, molibdeno, nichel, piombo, rame, stagno, titanio, tallio, vanadio, zinco.

La loro tossicità (ovviamente dipende dalla quantità) è elevata per l'uomo perchè si legano con le strutture cellulari in cui si depositano, ostacolando lo svolgimento di determinate funzioni vitali, per cui gli organismi spesso non sono in grado di eliminarli dal loro interno.

La “Zeolite” è utilizzabile come trattamento naturopatico; essa e in grado di legare nell’intestino i metalli pesanti attraverso un'interazione di tipo fisico e non chimico. Una volta legato il metallo, la zeolite, che non viene assorbita dall’organismo, potra essere escreta con le feci; probabilmente produce anche un richiamo osmotico del metallo, dalla corrente sanguigna all’intestino, con l’eliminazione del metallo in grande percentuale. 



venerdì 21 novembre 2014

Arsenico, alluminio e bario nelle acque imbottigliate?

Arsenico, alluminio e bario nelle acque imbottigliate?



Uno studio, effettuato da esperti nell’ambito del progetto Atlante Europeo dell’Euro Geo Surveys Geochemistry Expert Group risalente al 2010, attesta che l’arsenico è presente in diverse marche di acque in bottiglia, in buona compagnia soprattutto dell’alluminio e del bario.

Disparate analisi di laboratorio e articoli di giornale evidenziano come - dal Lazio alla Toscana, dall’Umbria alla Liguria, dalla Sardegna alla Puglia - l’acqua piovana e la terra contengono massicce quantità di metalli pesanti soprattutto, l’alluminio e il bario.

Ultimamente aumenta sempre più la sensibilità e l'interesse della popolazione verso le così dette "scie chimiche". Non sappiamo quanto di vero ci possa essere, certo è che le varie fonti presenti in internet stanno producendo sempre più documenti che provano la presenza di metalli pesanti nei terreni e nelle acque circostanti.

Dall’aerosolterapia bellica coattiva della NATO in Europa, alle conseguenti piogge acide che terminano nella falde acquifere, da cui si attinge l’oro blu per il consumo umano. Il concetto di limite stabilito dalla legislazione nazionale e internazionale non è dettato da parametri biologici su indicazioni di sicurezza, ovvero pari a zero, bensì dettato da interessi economici. Ergo, non ha alcuna valenza scientifica e non protegge la salute degli esseri umani dagli agenti inquinanti. Il popolo italiano - secondo le statistiche ufficiali - è il maggior consumatore al mondo di acqua con le bollicine imbottigliate. ( fonte )

Per depurare e disintossicare l'organismo dai metalli pesanti si è rivelata efficace utilizzare la zeolite attivata.
http://www.acqueinbottiglia.fondazioneamga.org/normativa.asp 

giovedì 20 novembre 2014

Secondo l'ultimo rapporto Air Quality 2014 dell’Agenzia europea dell’ambiente, il nostro Paese detiene il primato di danni causati da aria inquinata.

Italia: terra di mare, boschi e colline. E aria inquinata. È il nostro il Paese in Europa con il più alto numero di morti premature per inquinamento da ozono, con circa 3.400 vittime all’anno. Il secondo poi per le polveri sottili, con oltre 64mila morti, preceduta solo dalla Germania, terra di industria pesante, miniere di carbone, acciaierie e industrie chimiche. A dirlo è l’ultimo rapporto Air Quality 2014 dell’Agenzia europea dell’ambiente, che ha raccolto i dati provenienti dalle stazioni di monitoraggio nei 33 paesi europei dal 2003 al 2012, dando una panoramica della qualità dell’aria e delle conseguenze sulla salute dell’uomo.


Si parla di milioni di persone con problemi respiratori o cardiaci, costretti ad alternarsi tra il medico di base e il farmacista. E di 400mila morti premature in Europa (dato 2011) per malattie al cuore, ai polmoni o ictus. Questo perché, secondo la relazione, quasi tutti gli abitanti delle città (circa il 95%) vive sotto un cielo inquinato, anche, chiaramente, i bambini. Le percentuali di sostanze inquinanti superano, infatti, nella maggior parte delle 400 città analizzate, i livelli ritenuti non sicuri dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Stiamo parlando di polveri sottili,monossido di carbonio, ossidi di azoto, ozono, metalli tossici,benzene e molto altro. Immessi nell’aria da industrie, auto, rifiuti,agricoltura intensiva. Sono sostanze estremamente pericolose per l’organismo umano ma tutte presenti nell’aria a quantità, in alcune Paesi e città, eccessive. E l’Italia è tra questi. Guardando infatti la mappa delle concentrazioni di inquinamento atmosferico in Europa, risulta essere una zona a bollino rosso. In particolare la Pianura Padana, assediata soprattutto da polveri sottili e ossidi di azoto, che rimane tra le zone più inquinate del continente.

Tutto questo, sottolinea l’agenzia europea, ha un impatto notevole sulla salute dell’uomo. Le persone più esposte all’inquinamento atmosferico sono anche quelle che alzano le percentuali di malattie cardiovascolari e polmonari e quelle, quindi, con la più alta percentuale di morte prematura. I picchi di mortalità si hanno appunto in Italia, in Germania, Francia, Gran Bretagna, Spagna, Romania, Polonia e Ungheria.
La Zeolite rappresenta un valido supporto per ridurre i danni da inquinamento atmosferico e da nanoparticelle.Vedi qui )